28 marzo
Un coccodrillo che viene da lontano
Parlare di federalismo in Italia è un po' come parlare di pesca subacquea in Mongolia. Ne ha dato conferma qualche giorno fa la premier italiana Giorgia Meloni citando indignata spezzoni del "Manifesto di Ventotene" ma ignorando che il suo autore aveva ritrattato quelle frasi. C'è tuttavia da scommettere che anche gli attuali leader della sinistra italiana, che si sono strappati i capelli a loro volta indignati per l'offesa arrecata alla "resistenza antifascista", non sottoscriverebbero il messaggio chiave di quel documento e di tutta la lunga attività politica del principale redattore del Manifesto, Altiero Spinelli, vissuto tra il 1907 e il 1986. L'intervista a Spinelli che (ri)pubblichiamo oggi fa parte in qualche modo della... preistoria del nostro giornale digitale. Fu pubblicata sulla rivista "Europ" (edita a Parigi) nel 1984 a firma di un giovane giornalista ticinese già a quel tempo appassionato di federalismo. Spinelli -cosa poco nota- trascorse gli ultimi due anni del suo esilio (1943-1945) in Svizzera, con base in Ticino