Crediti Suisse
20 marzo
Fine di una storia
Si avvia alla conclusione la gloriosa storia del Credito Svizzero, sollevando le inquietudini di migliaia di impiegati. Il Federalista torna dal professor Baranzini per un bilancio sulla lunga agonia della seconda banca elvetica e sulla gestione della crisi da parte delle autorità federali. Vent'anni fa l'inizio dell'invasione dell'Iraq. Doveva essere una guerra lampo per abbattere Saddam Hussein accusato di sostenere il terrorismo e possedere armi di distruzione di massa. Finì per innescare una serie di lotte intestine, l'ascesa dei movimenti jihadisti, l'esodo dei cristiani e una generale sfiducia nelle istituzioni democratiche. Ne è valsa la pena? Possiamo imparare qualcosa dagli errori passati?
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Si avvia alla conclusione la gloriosa storia del Credito Svizzero, sollevando le inquietudini di migliaia di impiegati. Il Federalista torna dal professor Baranzini per un bilancio sulla lunga agonia della seconda banca elvetica e sulla gestione della crisi da parte delle autorità federali. Vent'anni fa l'inizio dell'invasione dell'Iraq. Doveva essere una guerra lampo per abbattere Saddam Hussein accusato di sostenere il terrorismo e possedere armi di distruzione di massa. Finì per innescare una serie di lotte intestine, l'ascesa dei movimenti jihadisti, l'esodo dei cristiani e una generale sfiducia nelle istituzioni democratiche. Ne è valsa la pena? Possiamo imparare qualcosa dagli errori passati?
  • Bene il Governo, meno le autorità di vigilanza
  • Il nodo dei dirigenti
  • “Non vedo controindicazioni per l’economia reale”
  • La guerra che cambiò volto alla Storia recente
  • L'Occidente si scopre vulnerabile
  • Una piccola bugia
  • La fine di Saddam e l'esodo dei cristiani
  • L'avvento dell'ISIS e la sfiducia nelle democrazie


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Il Federalista è una proposta editoriale del tutto innovativa nel contesto della Svizzera Italiana.
La nostra idea è di affrontare in una forma accessibile, ma non per questo superficiale, i maggiori temi d’attualità, dal locale ai grandi fatti internazionali. In questa dialettica tra micro e macro, il Federalista vuole scovare legami, ponti e collegamenti avvicinando ciò che sembra lontano, svelando l’importanza di ciò che appare piccolo e insignificante. Lo fa attraverso una comoda newsletter consegnata nella posta elettronica e sempre a portata di tasca, accompagnata da Radiofed (un podcast esclusivo), video e contributi culturali di alto livello. Il Federalista, presente sui social, offre anche dei periodici dossier di livello scientifico dedicati al federalismo e alle sue sfide, in Svizzera e nel mondo. Un solo click, e si legge tutto d’un fiato.
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Federalismo e democrazia sono infatti la scelta libera di un popolo che crede fermamente nel bene comune. Una scelta che va però rinnovata e riscoperta ogni giorno.
Ecco il perché di questa newsletter: crediamo che sia ancora possibile oggi fare un tipo di informazione completa e seria, capace di un giudizio su quanto accade intorno a noi senza cadere in faziosità o fake news. Lo faremo alla luce di alcuni grandi ideali, insieme a voi lettori.
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