26 luglio
Il Venezuela indica la porta a Maduro
Edizione corposa, l'odierna, con tre storie che vi porteranno in giro per il mondo, dal Venezuela a Gaza, per tornare in Sudamerica nelle foreste amazzoniche. Se fate parte di quel novero di lettori che a volte ci rimproverano l'eccessivo impegno di lettura cui il Federalista li sottopone, tranquillizzatevi: questa volta potrete allungare a piacimento i vostri tempi di consultazione, in grazia del fatto che la redazione si concede qualche settimana di congrua pausa estiva. Oggi dunque incominciamo dal Venezuela dove le elezioni di domenica potrebbero segnare una svolta liberatoria per un popolo stremato dalla feroce dittatura di Nicolas Maduro (purché l'autocrate accetti di uscir di scena senza scatenare una guerra civile). Cercheremo poi di soddisfare la curiosità di chi si chiede quale sorte abbia avuto il progetto israeliano di stanare Hamas inondando il labirinto dei suoi tunnel. Infine vi racconteremo la storia di una colossale truffa ideata da faccendieri senza scrupoli allo scopo di vendere ad alcune tra le più grandi aziende del mondo "crediti di carbonio" legati alla protezione delle foreste amazzoniche del Brasile.