Sabato trippa
13 dicembre
"Siamo in guerra con l'Europa, non con l'Ucraina"
L'Europa? In quanto "espressione più assoluta del Male”, “finirà per disintegrarsi e tornerà a essere ciò che è sempre stata: una discarica per Stati costantemente in guerra tra loro". Ecco perché "questa guerra finirà solo quando avremo inflitto una sconfitta morale e politica all'Europa". Anche "usando l'arma più terribile che esista". Sergey Karaganov ha pronunciato queste parole otto giorni fa sul primo canale delle televisione russa (Pervyj Kanal), nel quadro di una nuova rubrica dal titolo " Cosa attenderci?". Karaganov, docente di scienze politiche a Mosca, è il "cervello geopolitico di Putin", stando alla rivista "Le Grand Continent" che ne ha trascritto e pubblicato la truculenta filippica. Abbiamo ritenuto utile farne conoscere la versione integrale anche ai lettori del Federalista. L'autore è in effetti uno dei maniscalchi di corte che forgiano e propagandano la rude ideologia putiniana. Dopo i suoi appelli all'uso dell'arma nucleare, l'Unione europea l'ha dichiarato persona non grata.
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L'Europa? In quanto "espressione più assoluta del Male”, “finirà per disintegrarsi e tornerà a essere ciò che è sempre stata: una discarica per Stati costantemente in guerra tra loro". Ecco perché "questa guerra finirà solo quando avremo inflitto una sconfitta morale e politica all'Europa". Anche "usando l'arma più terribile che esista". Sergey Karaganov ha pronunciato queste parole otto giorni fa sul primo canale delle televisione russa (Pervyj Kanal), nel quadro di una nuova rubrica dal titolo " Cosa attenderci?". Karaganov, docente di scienze politiche a Mosca, è il "cervello geopolitico di Putin", stando alla rivista "Le Grand Continent" che ne ha trascritto e pubblicato la truculenta filippica. Abbiamo ritenuto utile farne conoscere la versione integrale anche ai lettori del Federalista. L'autore è in effetti uno dei maniscalchi di corte che forgiano e propagandano la rude ideologia putiniana. Dopo i suoi appelli all'uso dell'arma nucleare, l'Unione europea l'ha dichiarato persona non grata.
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Il Federalista è una proposta editoriale del tutto innovativa nel contesto della Svizzera Italiana.
La nostra idea è di affrontare in una forma accessibile, ma non per questo superficiale, i maggiori temi d’attualità, dal locale ai grandi fatti internazionali. In questa dialettica tra micro e macro, il Federalista vuole scovare legami, ponti e collegamenti avvicinando ciò che sembra lontano, svelando l’importanza di ciò che appare piccolo e insignificante. Lo fa attraverso una comoda newsletter consegnata nella posta elettronica e sempre a portata di tasca, accompagnata da Radiofed (un podcast esclusivo), video e contributi culturali di alto livello. Il Federalista, presente sui social, offre anche dei periodici dossier di livello scientifico dedicati al federalismo e alle sue sfide, in Svizzera e nel mondo. Un solo click, e si legge tutto d’un fiato.
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Federalismo e democrazia sono infatti la scelta libera di un popolo che crede fermamente nel bene comune. Una scelta che va però rinnovata e riscoperta ogni giorno.
Ecco il perché di questa newsletter: crediamo che sia ancora possibile oggi fare un tipo di informazione completa e seria, capace di un giudizio su quanto accade intorno a noi senza cadere in faziosità o fake news. Lo faremo alla luce di alcuni grandi ideali, insieme a voi lettori.
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"I Federalisti"
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