6 maggio
Si torna indietro di otto secoli
Il Ticino è fatto per oltre l’80% di territorio montuoso, ma gran parte di esso è costituito da una fascia di alpi e pascoli, ricchissima di biodiversità, luogo di lavoro per secoli (dal XII) dei nostri antenati e oggi di pochi indomiti agricoltori di montagna, giardino di bellezza e cultura dal quale in buona parte dipende la nostra attrattiva turistica. Ebbene, negli ultimi 12 anni un terzo degli alpeggi è stato abbandonato. La prospettiva? Il ritorno di macchia e boscaglia. La causa dirimente? Il lupo, oggetto di culto ambientalista. Ecco, per questo torniamo a parlarvene, “con tutto quel che succede nel mondo”. Se ne parlerà domani anche al Consiglio Nazionale, dove da un mondo contadino esasperato giunge la richiesta di consentire a cacciatori e contadini di praticare, se non altro, “tiri di avvertimento”.